Descrizione
Centro collinare, dalle antiche origini, classificato "comune sparso" con sede in Santo Stefano; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. Gli oggionesi e i sanstefanesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e si distribuiscono tra la località di Oggiona e la sede municipale Santo Stefano. Il territorio comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia, presenta un profilo per lo più regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata in alcune zone (nell'intervallo compreso fra i 260 ed i 315 metri), e di questa caratteristica orografica risente il centro, che si caratterizza per l'andamento plano-altimetrico collinare. L'abitato, che fino a qualche tempo fa mostrava un'impronta tipicamente rurale, ha gradualmente modificato la sua fisionomia, trasformandosi in un vivace ed attivo centro industriale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un castello d'argento su fondo rosso e una bilancia dorata su fondo azzurro.
Storia
Popolata fin dall'età del ferro, Oggiona fu dominata anche dai longobardi, i quali le diedero l'attuale nome con il significato di 'prato esteso': infatti l'abitato si adagiava su un rilievo da cui dominava l'intera vallata sottostante coperta da grandi distese di prati adibiti al pascolo dei cavalli. Già a partire dal XIII secolo vi sorgeva un castello ridotto attualmente a pochi ruderi; nel Medioevo fu aggregata al contado del Seprio e poi entrò a far parte del feudo di Gallarate. La storia dell'altro nucleo abitato, Santo Stefano, è legata principalmente alla Confraternita della Cultura, fondata nella prima metà del XVII secolo: tale confraternita durò fino al secolo successivo, quando fu poi sciolta dall'imperatore Giuseppe II. Nel 1921 la comunità di Santo Stefano chiese di diventare sede municipale: la richiesta fu accolta e con Regio Decreto venne stabilito il trasferimento; inutilmente Oggiona chiese la separazione, che fu negata obbedendo ai dettami fascisti, secondo cui non si dovevano separare i comuni che, al contrario, era bene accorpare tra loro per dar luogo a entità amministrative di maggiore ampiezza demografica. All'interno del castello duecentesco si trova un'antica cappella ora adibita a chiesa parrocchiale; nel 1564 fu costruita la chiesetta di S. Vittore, che ebbe il privilegio di accogliere la visita pastorale di S. Carlo Borromeo. In tutti e due gli edifici sono conservati dipinti di stile barocco.
Economia
Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non si registrano altre attività amministrative sul posto. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano fondamentalmente cereali e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche alimentari, meccaniche, metallurgiche, tessili, di abbigliamento, di articoli in pelle e di biciclette e motociclette; a queste si affiancano alcune oreficerie e imprese edili e una fabbrica di bilance automatiche ed affettatrici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale (capace di assecondare le principali richieste della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi, tra i quali è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo, se si eccettua un asilo nido. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico, mentre mancano strutture per il soggiorno dei visitatori, per lo sport e per il tempo libero; tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, per la mancanza di attrattive particolari, registra molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al suo ragguardevole sviluppo industriale, che consente l'assorbimento di un notevole flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti a causa della carenza di scuole e di servizi, si intensificano in occasione di due eventi ricorrenti: la "gara annuale di mountain bike" e la festa patronale. La Patrona, la Madonna della Cintura, si festeggia la prima domenica di settembre.
Località
Oggiona, Santo Stefano
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oggiona con Santo Stefano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 4.284
- Lat 45° 42' 13,66'' 45.70379444
- Long 8° 48' 56,89'' 8.81580278
- CAP 21040
- Prefisso 0331
- Codice ISTAT 012107
- Codice Catasto G008
- Altitudine slm 293 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2530 - Superficie 2.73 Km2
- Densità 1.569,23 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 04:56
- Tramonto 19:46
- Stefania Maffioli
- Via Bonacalza, 146
- 21040 (VA) Lombardia
- protocollo.comuneoggionasstefano@actaliscertymail.it
- info@comune.oggionaconsantostefano.va.it
- demografici.comuneoggionasstefano@actaliscertymail.it
- www.comune.oggionaconsantostefano.va.it
- 00309390128